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La Storia della Bestemmia: Un Viaggio tra Sacro e Profano

Le bestemmie non sono solo parolacce: sono atti di ribellione, dita medie alzate contro divinità e poteri che pretendono rispetto incondizionato.


Nella storia, chi bestemmiava sfidava non solo Dio, ma anche la società. Dai greci che temevano di essere fulminati, fino ai contadini italiani che maledicevano il cielo durante la raccolta, la bestemmia ha sempre avuto un posto d’onore tra le bocche di chi non si piega.


Quando Tutto Ebbe Inizio

Già nell’Antica Grecia, dare del bastardo a Zeus non era solo scortesia: poteva costarti l'esilio o peggio. La blasphemía era vista come una minaccia per l'ordine sociale, perché sfidava non solo gli dèi ma anche l'autorità stessa dello Stato. Non a caso Platone sosteneva che andava punita duramente per mantenere il controllo.


Con l’arrivo del Cristianesimo in Europa, la Chiesa fece delle bestemmie il nemico numero uno. Se oggi ti becchi una multa per un porco dio in Italia, nel Medioevo rischiavi di finire torturato o arso vivo, come Giordano Bruno, bruciato nel 1600 per essersi preso troppe libertà contro la religione. Già allora, bestemmiare significava gridare "libertà" contro un potere soffocante.

Giordano Bruno sul rogo
Giordano Bruno sul rogo

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